Per raccontarvi di Nora e di cosa ci portiamo via dal suo personaggio occorre conoscere un poco la Casa di Bambola di Ibsen. E visto che è meno conosciuta del Decameron vi riportiamo la trama. É un po’ intrighi famigliari, un po’ giallo, un po’ soap, un po’ storico ma soprattutto, per noi, è anche molto women empowerment. E quindi Promise.

La storia

Casa dell’avvocato Torvald Helmer. Torvald è sposato da otto anni con la giovane Nora, una bellissima donna con la quale ha instaurato un rapporto più da padre premuroso che da marito, trattandola come una bambinetta infantile. Nora però non è mai stata quella “bambola” irresponsabile che Torvald crede. In passato, infatti, per poter curare una grave malattia del marito, aveva contratto un debito con uno strozzino, Krogstad, falsificando la firma del padre su alcune cambiali. Successivamente, Torvald è promosso direttore della filiale di banca in cui lavora e la situazione economica della famiglia sembra migliorare. Proprio lì, però, è impiegato anche Krogstad che per ottenere vantaggi personali minaccia Nora di rivelare tutto al marito e comincia a ricattarla. In seguito, entrato in contrasto con Torvald, Krogstad gli rivela il segreto della moglie. Nora tenta invano di ottenere la comprensione di Torvald, ma questi, indignato e preoccupato per lo scandalo che ne potrebbe derivare, si scaglia violentemente contro la moglie accusandola di aver agito con infantile superficialità e di essersi dimostrata indegna per sostenere il ruolo di madre. Decide quindi di allontanarla dalla cura dei loro figli. Nel frattempo però, grazie all’intervento di un’amica di Nora, lo scandalo viene evitato. Torvald, allora, sicuro che la sua reputazione non sarà più messa a repentaglio, magnanimamente perdona Nora. Nora a questo punto si rende conto che tra lei e il marito non c’è più possibilità d’intesa e, dopo essere stata trattata ingiustamente, si ribella. Consapevole di avere il dovere e il diritto di conquistare da sola quell’indipendenza che le è stata negata, lascia la famiglia e i figli e va via di casa.

Cosa ci portiamo via #1 – La legge del cuore

Nora pur di salvare la vita del marito è disposta a contrarre un debito con uno strozzino e violare la legge falsificando la firma del padre. Non vogliamo suggerire condotte illegali e truffaldine, ma ci insegna che la legge del cuore e dell’altruismo è più forte di ogni impedimento economico o giuridico.

Cosa ci portiamo via #2 – Realtà e verità

Nonostante tutti i pericoli corsi per salvare la vita dell’uomo che ama, Nora non esita poi a riconoscere che Torvald, lungi dall’essere un uomo di valore, è in verità un gretto egoista che pensa più alla sua reputazione piuttosto che al bene di sua moglie e dei suoi figli. Come si sa la verità paga sempre, ma spesso per riconoscerla e dirla – prima di tutto a noi stessi – ci vuole una gran forza. Quella che dimostra Nora.

Cosa ci portiamo via #3 – Si da Valore

Nora dimostra di darsi profondo valore quando, dopo essere stata umiliata e svalutata dal marito, decide di rompere qualsiasi legame e partire sola alla ricerca di sé stessa. Partendo da sola si espone a enormi disagi e forse persino alla morte. Tuttavia dare valore alla propria vita e alla propria identità merita la sopportazione di qualsiasi dolore e qualsiasi sforzo.

Rating Promise per Nora: 7. Più importanza a noi stesse, since 1879.