Misconceptions & Misinformation

Breve spiegone iniziale

Da quando è iniziata la situazione di emergenza, in quanti abbiamo sperimentato la sensazione di trovarci di fronte a un mare di informazioni spesso contrastanti di cui non sapevamo validare la verità? In quanti abbiamo bevuto spremute di arancia e trattenuto il respiro per 10 secondi per accertarci di non aver contratto il virus? Misconceptions e misinformations sul COVID-19 si stanno diffondendo rapidamente nel mondo, e anche in Italia. La circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili, è un fenomeno specifico e si chiama infodemia. Questo è grave sempre, perché mina la possibilità di auto determinare consapevolmente le proprie scelte e le proprie azioni. Ma, in un momento in cui assumere comportamenti corretti ha un’importanza cruciale per la salvaguardia della propria vita e di quella degli altri, combattere le informazioni scorrette e fornire chiare e attendibili indicazioni, diventa cruciale. Questo non lo diciamo noi – che non contiamo niente – ma l’OMS che già il 3 febbraio scorso metteva in guardia gli Stati da questo rischio e che nel suo sito ufficiale ha creato la sezione Myth Busters per sfatare in stampatello le tutte cose che ci beviamo ma che non sono vere.

In questa cornice la popolazione rifugiata e straniera, rischia di essere ancor più esposta al rischio di ricevere informazioni scorrette e/o di non ricevere informazioni adeguate e complete poiché spesso non ha accesso ai mezzi di informazione ufficiali degli Stati e spesso tali informazioni non sono veicolate nelle loro lingua madre. Chi è mai stato in Cina o in un qualsiasi paese in cui viene usato un alfabeto diverso dal nostro, sa quando è difficile capire in che direzione prendere la metropolitana o ordinare dei ravioli ai gamberi. Pensate a come sarebbe in quel contesto capire se potete uscire, come lavarvi le mani e come si sta sviluppando la curva pandemica. (Posto che, qui, noi non abbiamo ancora capito quando lontano da casa possiamo spingerci con il cane). 

Ecco allora che come Promise abbiamo deciso di assumerci la responsabilità di combattere misconceptions&misinformations e di intervenire per offrire, per quel che potremo, una migliore informazione alla popolazione rifugiata e straniera. Lo faremo a modo nostro, con colore e leggerezza, e con la collaborazione di donne giustissime!

NB

per risparmiarci notti insonni dobbiamo precisare che, a causa delle limitazioni in corso, non abbiamo potuto girare questi video nella qualità che avremmo voluto. Grazie alla tecnologia mobile i messaggi sono comunque arrivati forti e chiari e queste donne hanno fatto la loro signora figura!

Realizzato con il contributo del Municipio 8.