Oggi parliamo di una scienziata. Hedwig Eva Maria Kiesler (successivamente nota come Hedy Lamarr), come vedete, era bellissima.

Il suo stesso sito web ufficiale la celebra in quanto “più bella donna della storia del cinema”, inserendola in un ipotetico olimpo riservato a pochissimi nomi (impossibile non pensare a Marylin). A definirla, ancor meno modestamente “la donna più bella del mondo” era la Metro-Goldwyn-Mayer, che sapeva di poterla lanciare ad Hollywood puntando sul suo aspetto fisico (e forse anche sulle sue capacità attoriali, dai).

Nata a Vienna ed orgogliosamente ebrea, ereditò probabilmente le capacità artistiche dalla madre pianista, iniziando una precoce quanto fruttuosa carriera cinematografica, che la portò a recitare a fianco di nomi del calibro di Clark Gable (in quello che è forse il suo film più celebre, Algiers) e Jimmy Stewart. Il suo contributo ad Hollywood è oltretutto stato riconosciuto con l’inserimento, nel 1960, della sua “stella” nella famosa Hollywood Walk of Fame.

La sua bellezza era di quel particolare tipo che porta certi altri esseri umani sull’orlo dell’ossessione: Friedrich Mandl, anche lui viennese ed ebreo, le inviava fiori nel camerino dopo ogni spettacolo, nella speranza che si accorgesse di lui. Certamente attratta dal suo carattere carismatico e dalle sue ancor più “carismatiche” finanze, Hedy finì per cedere alle lusinghe e sposò Fritz nell’Agosto 1933.

I genitori non erano d’accordo e, come spesso accade quando i genitori consigliano e non impongono, forse meritavano di essere ascoltati con un po’ più di attenzione dalla 19enne testarda. L’ossessione di Mandl per Hedy ben presto si rivelò insopportabile: e forse c’era da aspettarselo da un personaggio come Fritz molto vicino a certi ambientini di estrema destra (era molto legato a Benito Mussolini e finì per diventare amico anche di Adolf Hitler in persona). Tra i gossip che trovo più divertenti e rappresentativi dei due caratteri, si vocifera che Mandl abbia pagato più di 300 mila dollari per bruciare tutte le copie di Ecstasy, un film in cui Hedy appariva nuda in brevi sequenze e simulava perfino un orgasmo (sostanzialmente un porno, per gli anni ‘30).

A proposito del carattere ossessivo e geloso del marito, scriverà successivamente:
Capii molto presto di non poter mai diventare un’attrice finché fossi stata sua moglie. Lui era il dittatore assoluto del suo matrimonio. Io ero solo una bambola. Ero una cosa, una sorta di opera d’arte che doveva essere protetta – e imprigionata – che non aveva né testa né vita propria.

Hedy fugge dal marito e dall’Austria (leggenda vuole in bicicletta) e finisce a Parigi. Negli anni successivi, viene notata e portata ad Hollywood da alcuni importanti nomi della Metro-Goldwyn-Mayer, e il resto è storia (diventata anche un docu-film: Bombshell, the Hedy Lamarr Story).

Perché “scienziata”, dunque?
Fin qui vi ho raccontato la storia di Hedy come veniva abitualmente riportata fino a qualche decennio fa: una donna bellissima, un carattere forte e un’attrice di grande livello. Ebbene, ciò che su di lei ci è stato taciuto per anni è che durante le sue lunghe passeggiate con papà, da piccola, amava parlare di tecnologia. Non deve essere stato molto difficile per suo padre farsi capire da una bambina tanto sveglia e intelligente. Hedy, infatti, era un fiume in piena: se da un lato era degna di recitare in produzioni Hollywoodiane di grandissimo successo, dall’altro il suo nome va incluso in quella ristretta cerchia di nomi che praticavano un hobby molto diverso dal loro lavoro principale (ricordiamo ad esempio Fermat, oggi ben più noto come matematico che come avvocato), e lo praticavano ai massimi livelli. Hedy era infatti un’ingegnosissima inventrice, che come tutti i più grandi – tra un esperimento fallito ed un altro – finì per realizzare qualcosa la cui importanza è oggi riconosciuta da tutti.

Nel suo tempo libero, infatti, si dilettava ad esempio ad aiutare i suoi fidanzati nel migliorare il design di aeromobili. Un suo brevetto in collaborazione con George Antheil, compositore, uscì nel 1942 e aveva importantissime applicazioni militari legate soprattutto alla comunicazione radio. Vi sorprenderà scoprire che il suo contributo è incorporato nelle tecnologie WiFi e Bluetooth e quindi, in un certo senso, Hedy è nei vostri PC, smartphone e tablet. A certificarlo, la sua “stella” è stata inclusa, oltre che nella sopracitata Hollywood Walk of Fame, anche nella National Inventors Hall of Fame, insieme ad altri 602 inventori americani.