Ho il terribile sospetto di essere una donna avida, pervertita, egoista, cinica, depravata e moralmente fallita che non merita di chiamarsi femminista”, con questa affermazione si intuisce subito la piega della serie televisiva Fleabag. A prima vista non sembra il massimo del femminismo eh, ma se vogliamo essere davvero oneste, l’idea di perfetta femminista non è che un altro standard che noi donne ci prefissiamo ossessivamente di raggiungere.

La protagonista della serie è una noi, in molti modi. Spacca davvero. Dalle risate. Non è perfetta, manco per niente, fa tante di quelle figuracce, le scelte peggiori, ma non si nasconde dietro a una finta facciata di ipocrisia. Soprattutto, affronta le conseguenze delle sue azioni (e più o meno tutto quello che le capita) con senso dell’umorismo. Non solo. Dimostra il coraggio delle proprie fragilità ed insicurezze, spruzzandoci ironia, un po’ come il pecorino sulla carbonara.

Le scene migliori sono quelle che riguardano il rapporto con la sua sessualità. Quante serie conoscete che affrontano l’argomento con tale brutale onestà, senza preconcetti e falsi miti? A conti fatti, noi ne nomineremmo davvero poche.
L’umorismo british e dissacrante è vincente, soprattutto perché, per l’intera durata della serie, la protagonista parla con noi, ci rivolge il suo sguardo sarcastico e di cruda onestà. Quasi ci caschiamo, quasi crediamo di essere lì con lei a condividere le sue esperienze.
E non è poi così? Insomma, nessuno ha la vita perfetta e glitterata che ci presentano i media (né donne né uomini): lavoro da bomba, relazioni sentimentali da far invidia e una vita senza problemi. Una finzione che – finalmente – inizia davvero a darci fastidio (un esempio da manuale è Emily in Paris, una centrifuga di banalità e cliché).

Trama

Ma, volendo sospendere il nostro bla bla bla per un momento, qual è la trama di Fleabag?
La seria, tratta dall’adattamento teatrale della stessa autrice e protagonista (Phoebe Waller-Bridge), narra le vicende tragicomiche di una trentenne che tenta di navigare la vita e le relazioni. Direi che due righe bastano e avanzano anche perché sono 2 stagioni in tutto, da 6 episodi, della durata di 30 minuti circa l’uno.

#checosac’èdiPromise?

Perché parlarne qui, noi che raccontiamo storie di empowerment femminile? Fleabag ci ricorda una verità universalmente riconosciuta: avere 30 anni è una bella pezza. A volte. Non sempre. Il tanto che basta per farci rendere conto che bisogna armarsi di senso dell’umorismo a palate per affrontare qualsiasi avversità o awckward situation. Ed è proprio questo che ci portiamo a casa. Una PROMISE IS per ricordarci di sfoderare l’ironia, in qualunque situazione, no matter what. Perché è gratis e non fa ingrassare. Più spazio per mangiare tutta la carbonara che vogliamo.

Ps

l’autrice ha molto della sua protagonista (poteva essere diversamente?). È l’amica che tutti vorremmo avere per andare in giro ad ubriacarci. L'amica che cerchiamo se abbiamo bisogno di ridere di noi stesse e dei nostri problemi. L'amica che cerchiamo per parlare di sesso, o di qualsiasi altra cosa, purché sinceramente.
In questa intervista con Jimmy Fallon dà prova di tutta la sua spumeggiante personalità.