Qualcuno definì la creatività “sintesi magica”. Ed è forse la definizione più calzante che ho sentito: perché credo che la creatività sia proprio quell’alchimia che si crea tra inconscio e razionalità. É la potenzialità della mente di cogliere le connessioni tra le cose. Ce l’abbiamo tutti, anche chi pensa di esserne sprovvisto. Magari è soltanto sopita, e si ha bisogno di trovare il mezzo attraverso cui esprimerla.
Utilizzare materiali e colori per creare qualcosa con le proprie mani è un'esigenza positiva che ci ricarica e ci mette in relazione con il nostro mondo interiore. Possiamo sperimentare con acquerelli, pastelli, matite, collage, e provare ad esprimere qualcosa che non si può verbalizzare.
Crediamo nel potere della creatività come occasione per lasciare un segno ed esternare il proprio sé più intimo. Come esercizio che ci fa stare bene.
Dare spazio alla creatività in un momento di incertezza e reclusione forzata, può essere ancor più fondamentale (almeno per me lo è stato e continua ad esserlo) perché l'arte e l'inventiva possono trasformarsi immediatamente in qualcosa di terapeutico e non solo di estetico.
Possiamo iniziare con quello che abbiamo a disposizione: partire da una macchia di colore o da un'immagine trovata in una rivista; possiamo utilizzare un solo colore o, se non ne abbiamo, un fondo di caffè o del vino. Lasciamoci ispirare da un film, da una canzone, da un pensiero del momento, usiamo pure semplici linee o macchie e proviamo ad accendere questa sintesi magica.
Nei prossimi giorni vi daremo delle scuse per iniziare a sporcarvi le mani e macchiare il tavolo del soggiorno.
Make a promise and get ready!